Cenni Storici
Ultima modifica 25 novembre 2019
Il Comune di Triggiano occupa una superficie di 20 Kmq in una conca a sud – est di Bari ed una altitudine di 60 m. sul livello del mare. Il territorio si estende in zona pianeggiante. Confina a nord ed a ovest con Bari, a sud con Capurso ad est con Noicattaro.
Tracce di vita risalenti al periodo neolitico sul Monte Telegrafo fanno pensare ad antichissimi insediamenti nel territorio di Triggiano immediatamente a ridosso della costa.
Notizie storiche certe si hanno a partire dal 983 allorquando la Pieve di San Martino in loco “Triviani” viene assegnata a Leone figlio di Argiro da parte dell’Arcivescovo Pavone, come riportato dal Codice Diplomatico Barese vol. I.
Il nome “Trigiano” appare per la prima volta nell’anno 1054 in relazione ad un testamento di tale Mele di Monopoli come riportato nel Chartularium Cupersanense. Dello stesso periodo risulta la costruzione dell’Antica Maggior Chiesa di Triggiano di recente scoperta sotto l’attuale Chiesa Matrice, edificata nel terzultimo decennio del ‘500 a testimonianza di una comunità divenuta più grande in seguito ad una eccezionale esplosione demografica.
Verso la fine del XVI secolo si formano nuove classi sociali che, anche in virtù di mutate condizioni economiche, hanno potuto abbandonare anch’esse la “civiltà delle grotte”.
Vari sono stati i nobili feudatari che si sono succeduti a Triggiano. Nel 1557 la terra di Triggiano viene donata con atto di testamento da Bona Sforza – Regina di Polonia e Duchessa di Bari – a Gianlorenzo Pappacoda che apre una dinastia durata fino al 1768. Il titolo di Principe di Triggiano è poi passato ai Filomarino e successivamente al Brancaccio. A dispetto di tanta nobiltà, o forse proprio a causa delle gabelle da essa imposte, le condizioni economiche del paese non furono in tale periodo certamente floride. Pur tuttavia in seguito si è costituita a Triggiano una solida economia basata sull’agricoltura e sul commercio che nel caso delle mandorle ha raggiunto e mantenuto per diversi decenni posizioni di preminenza in campo mondiale.
Varie sono le teorie relative all’origine ed alla denominazione di Triggiano a cui ha fatto seguito anche il cambiamento dello stemma del Comune. Fina all’unità d’Italia sullo stemma del paese era rappresentato l’Imperatore Traiano, poi sostituito da un castello con tre vie da esso dipartentisi; durante il ventennio fascista si è tornati all’Imperatore Traiano.
Tra gli storici di Triggiano il Roppo sembra propendere per una denominazione discendente da “Trivium”, il Padre Daniele sposa la teoria della fondazione da parte dell’Imperatore Traiano. Lo storico Pasquale Battista, che molto ha scritto, sulla base di approfondite ricerche, ritiene che il paese sia nato nel X secolo “nei fianchi di un fossato scavato tra basso impero e alto e medio evo intorno alla fattoria che era stata del colono romano Trebius, assegnatario dei fundus che da lui aveva preso il nome (Trebianus)”.
Rimane comunque certo e documentato dal Codice Diplomatico Barese l’esistenza nel 983 a Triggiano della Pieve di San Martino, una delle prime nel meridione d’Italia.
Bibliografia:
TRIVIANUM: Memorie Storiche del Comune di Triggiano, V. Roppo, Bari 1924
Storia di Triggiano, P. Daniele da Triggiano, Oria 1946
Bibliografia
da “Triggianopunto.it”